“Decreto Maggio”, Costi della Sicurezza e Subappalto – Finco scrive al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Paola De Micheli

Alla cortese attenzione della Segreteria del  Ministro De Micheli

e p.c.

c.a. alla cortese attenzione del Sen. Margiotta

 

Cortese Ministro,

esprimo apprezzamento per alcune delle proposte volte alla semplificazione ed all’incremento della liquidità delle imprese che ci risulta Lei abbia presentato a Palazzo Chigi nell’ambito del c.d. “Decreto Maggio”.

In questo contesto, tuttavia, mi permetto di disturbarLa con queste poche righe per segnalarLe, con preoccupazione, quanto apparso sulla stampa di settore che titola << Costi Covid, anche il subappalto «europeo» per riequilibrare il contratto con la Pa>>.

Mi consenta di dire che sono ben altri gli argomenti da prendere in considerazione per alleviare le difficoltà delle imprese nei cantieri: primo tra tutti l’ampliamento dei costi della sicurezza e delle spese generali – necessariamente ingigantiti in questo momento – e la possibilità di ristorare anche la minore produttività che l’applicazione di tutte le necessarie misure di contenimento del Covid-19 comporta.

A questo proposito, prevedere un apposito Fondo di copertura (anche a beneficio delle Stazioni Appaltanti che potrebbero non avere risorse necessarie a fronteggiare queste spese), sarebbe misura quanto mai necessaria.

Ci troviamo a vivere tempi difficili tra la voglia (e  la necessità) di ripartire ed i salti ad ostacoli che questa ripartenza comporta: alcuni legittimi come l’adozione di misure di contenimento virus (di interesse di tutti e soprattutto dei datori di lavoro che hanno responsabilità enormi sulle loro spalle), altre più difficilmente condivisibili come l’ampio intervento delle parti sindacali sull’organizzazione del lavoro in questo momento,  spesso non animato da spirito di collaborazione …..

In tutto questo, usare capziosamente il tema del subappalto anche in questa fase, come se tutti i problemi dei cantieri dipendessero dai suoi limiti quantitativi (che FINCO condivide senza se e senza ma), è quantomeno singolare!

Confidiamo che il Suo Dicastero, che sappiamo essere impegnato in una ricerca di soluzione equilibrata per risolvere la questione dei limiti al subappalto, non degni di alcuna considerazione la proposta veicolata a  mezzo stampa, ma immaginiamo anche in altre sedi, e restiamo, come sempre, a disposizione per cercare soluzioni di buon senso, auspicando di poter avere, a breve, un incontro in video conferenza sui temi di cui trattasi.

Con i migliori saluti

Carla Tomasi

Presidente FINCO

 

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