ANTITRUST: proposte al Governo per il 2023

La Legge Annuale sulla Concorrenza è un passaggio nodale.

La responsabilità di quando latita o è “tenue” è della politica.

Quest’anno, ad esempio, le proposte inviate al Parlamento ed alla Presidenza del Consiglio alla fine dello scorso mese di giugno dal Presidente dell’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza (AGCM), appunto l’Antitrust, sono condivisibili e spaziano, per citare alcuni esempi, dal tema dello strapotere delle concessioni, sia autostradali che balneari tra le altre ( ma da non dimenticare tassisti ed ambulanti) , passando per l’abuso dell’ istituto dell’ in – house; dalla limitazione di svolgimento in autonomia dei servizi portuali, alle asimmetrie competitive del servizio postale universale; dal regime di coltura delle acque minerali alle limitazioni di apertura nel commercio al dettaglio.              

C’è poi una proposta di norma che inibirebbe in via pressochè totale – questa forse un pò eccessiva – la rilevazione prezzi da parte delle CCIAA, onde evitare, anche in potenza, cartelli ad hoc, salvo che dette rilevazioni non siano state disposte con apposita normativa centrale. Attenzione nelle Associazioni….

Insomma la buona volontà dell’AGCM c’è – come si vede dalla lettera che segue – vediamo come e quanto sarà ascoltata.  Inutile infatti girarci intorno: la mancanza di concorrenza e di valutazione reale del merito (nonchè di controllo su di essi) nel nostro Paese è letale ai fini del successo di qualunque  azione di sviluppo, inclusa la sfida PNRR.

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